Raccolta fondi per la stampa dei manifesti contro latte e uova:
Sono in corso le prenotazioni per le affissioni comunali dei 2 manifesti “L’industria del latte strappa i cuccioli alle madri” e “L’industria delle uova ne uccide 50 milioni l’anno” (tra pulcini maschi e galline adulte).
Aiutaci a raccogliere i fondi per stamparli e poterli inviare tutto coloro che ce li hanno chiesti o ce li chiederanno! Con questa raccolta fondi ne stamperemo 1400 pezzi, in 2 formati: 70×100 cm e 100×140 cm.
Grazie!
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Tag: latte
I danni di un’alimentazione “normale”
Si definiscono vegetariani coloro che non mangiano carne, ma che continuano a consumare latte, formaggi, yogurt, uova… vengono chiamati anche latto-ovo-vegetariani, ma sarebbe meglio definirli semplicemente non mangiatori di carne poiché è materialmente impossibile diventare VEGETUS, cioè sano, forte e vigoroso senza eliminare anche latte e uova che intossicano il nostro organismo quanto la carne ed hanno lo stesso impatto sia dal punto di vista ambientale che etico. Non sono vegetali ma prodotti animali con tutto quello che ne consegue!
L’uomo si considera lattante a vita
Ogni mammifero produce un latte adatto alla propria specie che costituisce da solo l’alimento ideale del cucciolo fino allo svezzamento, cioè fino a quando non diventa in grado di masticare cibi solidi. L’uomo è l’unico che continua ad essere lattante per tutta la vita e per di più consumando il latte di un’altra specie in pieno contrasto con le regole della natura, ma questo trasformarsi in vitello provoca serie conseguenze negative sulla sua salute sia fisica che mentale che paga poi a caro prezzo (guarda anche l’intervista video a Colin Campbell, autore di The China Study, NdR)
Dietro alle immagini di un buon bicchiere di latte e bevi il latte che ti fa bene ci sono purtroppo gli enormi interessi commerciali dell’industria casearia che con queste espressioni ingannevoli condiziona pesantemente le nostre abitudini fin dall’infanzia con la complicità dei mass media, di buona parte della medicina ufficiale, della tradizione e della nostra tendenza al conformismo! Vediamo però bene cos’è il latte, non è altro che il sangue della mamma trasformato dalle mammelle. Lo si può definire sangue bianco, cioè una parte viva e liquida dell’animale che nel caso della mucca contiene tutte le sostanze che le vengono somministrate come ormoni, antibiotici, diserbanti… insieme ad una piccola quantità prevista e ritenuta regolare per ogni bicchiere di cellule corpuscolate.
Così viene definito il pus provocato dalle continue mastiti a cui vanno incontro le povere mucche trattate come macchine, come una pompa da latte a 4 zampe, costrette a partorire ogni anno un vitellino che viene subito allontanato dalla mamma perchè non possa bere il latte a lui destinato. E se il vitello è femmina diventerà a sua volta una macchina da latte fino allo sfinimento per finire dopo pochi anni al macello; se nasce maschio al macello ci finisce subito e/o ci finirà dopo pochi mesi di vita di inferno e alimentato con cibi poveri di ferro per ottenere le tristemente famose fettine di vitello bianche e tenere.
La caseina usata come colla per il legno
Tutta questa enorme sofferenza per consumare latte, formaggi, yogurt, dolci alla crema, gelati… che costituiscono un vero e proprio attentato alla nostra salute e causa di malattie che stanno diventando sempre più precoci come il diabete e i tumori già troppo frequenti nei bambini. Senza contare allergie, asma, anemia, colon irritabile, calcoli renali, cisti, fibromi, reflusso gastroesofageo e tanto altro.
Perché tutti questi danni? Semplicemente perchè ogni mammifero produce un tipo di latte adatto SOLO alla propria specie e quello vaccino, dovendo far crescere rapidamente un vitello, rappresenta per noi un’autentica overdose di proteine tra cui la caseina così densa che viene usata come colla per il legno e che, precipitando nel nostro tubo digerente, forma un muco pastoso e vischioso sulla parete intestinale ostacolando il normale assorbimento degli alimenti.
Alla caseina viene data pure la responsabilità dei diversi tipi di disturbi tiroidei dei quali oggi soffrono tantissime persone e viene considerata come il miglior mangime per le cellule tumorali, favorendone la crescita.
E il calcio? Possiamo tranquillamente prendere tutto il calcio che ci serve dalle verdure verdi, dalla frutta, dai legumi, dalla frutta secca, dai cereali integrali, dal sesamo, tutti prodotti vegetali che non ci acidificano come il latte e ci aiutano insieme all’attività fisica e all’esposizione solare a mantenere non solo la salute delle nostre ossa, ma la nostra buona salute in generale.
Uovo: iperproteico e iperlipidico
Per quanto riguarda le uova ci troviamo sempre di fronte ad un cibo che è frutto di estrema crudeltà. Ormai è noto a tutti il fatto che negli allevamenti i piccoli pulcini maschi appena nati vengono eliminati addirittura triturandoli vivi e le galline ovaiole vengono tenute in condizioni di sofferenza indicibile, trattate come oggetti per poi essere macellate tutte in fila appese per i piedi lungo una catena di smontaggio, senza alcuna pietà. E pensare che l’uovo non è certo cibo adatto per noi, rappresenta le mestruazioni della gallina e ha come unica finalità quella di dare la vita, se fecondato, ad un nuovo organismo, ovvero il pulcino. Il quale, per crescere, per formare il becco e le penne ha bisogno di molte proteine e grassi: l’uovo, infatti, è un alimento iperproteico e iperlipidico, ogni tuorlo contiene circa 300 mg di colesterolo e per essere digerito necessita di diverse ore impegnando e stressando tantissimo il nostro fegato.
Insomma, quando si è già fatto un primo importantissimo passo scegliendo di non mangiare più la carne e il pesce, è doveroso andare avanti ed eliminare anche tutti i derivati animali scegliendo di non essere più complici di tanta crudeltà e sofferenza e pensando che in questo modo faremo un gran bene anche al pianeta in generale e alla nostra salute.
Ricordiamoci che solo negli alimenti vivi come frutta e verdura cruda troviamo gli antiossidanti, le vitamine, gli antitumorali che ci aiutano a mantenerci in forma e a vivere a lungo, ma soprattutto senza acciacchi, se poi aggiungiamo un po di cereali integrali, frutta secca, legumi non ci serve altro.
Anch’io ho seguito questo percorso, ci sono arrivata per gradi, ma ora so che prima si effettua il cambiamento totale e meglio è, senza più alcun dubbio! Go vegan
Dott.sa Mirella Pizzi.
Latte o latte biologico..qual’è la differenza?
Il latte per le sue caratteristiche nutrizionali non è un alimento che si presta per essere consumato e assimilato dall’organismo umano.
La storia evolutiva dell’uomo insegna che l’assunzione del latte è avvenuta in seguito alla sua nascita e per necessità di sopravvivenza ai periodi di carestia.
In seguito l’uomo scoprì nell’allevamento una grande fonte di reddito che continua ancora oggi a livello mondiale.
Ora se vogliamo capire la differenza fra il latte bio e il latte “normale”, dobbiamo anche comprendere che la soluzione migliore si rivela quella di …NON BERLO AFFATTO!
Il latte ha caratteristiche nutritive decisamente sproporzionate e in eccesso di alcune sostanze che ben si prestano per la crescita veloce del vitello che in poche settimane deve trasformarsi in un bovino adulto del peso che si aggira intorno ai 700 chilogrammi.
Un neonato di contro, ha tempistiche più lunghe e un peso decisamente inferiore da raggiungere.
Vi sembrano osservazioni banali?
Leggete qui:
La “pompa calcio -fosforo” contenuta nel latte vaccino o animale in genere e di cui si regola l’organismo umano è squilibrata, ne risulta quindi un alimento acido non assimilabille dall’organismo umano. La conseguenza è che l’organismo per “reazione” di difesa, dovrà compensare con sostanze basiche tale acidità, prelevandole dallo scheletro.
Per cui avremo come risultato questa semplice operazione matematica: PIU’ CALCIO assuminamo con il latte, MENO CALCIO l’organismo sarà in grado di trattenere.
Se così non fosse, chiedetevi questo:
Come mai nei paesi industrializzati dove vi è un consumo di grande quantità di latte, e dove esso è inserito pressochè dappertutto non si è ancora risolto il problema dell’osteoporsi?
Intolleranza:
Il latte produce una delle poche intolleranze da considerare “reali”.
Alla nascita infatti l’organismo è munito della lattasi, enzima preposto alla digestione del lattosio (lo zucchero del latte).
Crecendo esso viene meno fino a scomparire del tutto mentre in taluni soggetti e popolazioni ne rimane qualche debole traccia (ecco spiegato perchè alcune persone lo tollerano meglio di altre).
Ciò significa che la PERFETTA LEGGE della NATURA ha stabilito che il latte (materno e comunque non animale…ad ogni razza i proprio latte) deve servire per il primario svezzamento del nascitturo che poi deve nutrirsi, per mantenersi in salute con altri alimenti (specie quelli solidi).
Ostinarsi a nutrirci di latte è contro natura quindi e produce numerose allergie e intolleranze (sempre più crescenti).
Frequenti sono le dermatite nei bambini e anche negli adulti.
All’ordine del giorno sono le pance gonfie e i disturbi intestinali, digestivi e mestruali nella donna.
In crescita sono i tumori alla prostata e al seno di cui il latte ne ha una forte responsabilità.
L’elenco dei disturbi che possono nascere o peggiorare con il consumo del latte è molto vasto.
Potete avere maggiori notizie leggendo il cibo che mi passa per la mente, in uscita per Pasqua su AMAZON.
Latte biologico?
Per essere tale il latte dovrebbe provenire da erba da pascolo biologica, il chè fà un pò sorridere!
L’operazione sarebbe un pò troppo costosa per essere poi calpestata dagli zoccoli della mucca.
l’erba non dovrebbe essere raccolta e posta nelle mangiatoie ma le mucche dovrebbero essere libere di vagare liberamente secondo i ritmi della natura nei verdi prati.
Ciò non può avvenire e di fatto non avviene.
Siamo di fronte a mucche da allevamento e sottoposte a mungiture intensive e forzate.
Questo scatena la produzione di adrenalina nell’animale che rimane nelle carni macellate e nel latte che beviamo.
Cosa mangerà dunque una mucca che produce latte biologico?
Le mucche normalmente vengono nutrite anche con mangimi chimici e rinforzati con ormoni e medicinali…
Inoltre “l’erba biologica”, dovrebbe essere lavata da eventuali residui chimici causati dalle piogge e dall’inquinamento…e alquanto improbabile!
I terreni dovrebbero essere selezionati e trattati sequendo l’iter che il biologico propone ma che non corrisponde alle tempistiche dell’industria.
Infine, i vitellini dovrebbero provenire da allevamenti “selezionati”, ovvero da mucche BIOLOGICHE che invece sono state nutrite con mangimi chimici e trattate in modo cruento e anti natura.
Teniamo inoltre presente il trauma della separazione del vitellino dalla mamma e il fatto che esso verrà nutrito artificialmente con latte arricchito di sostanze chimiche.
Lasciamo dunque bere il latte ai vitelli!
Buona bevuta a tutti!