Pancia gonfia? No grazie!!

Uno dei disturbi più lamentati, soprattutto dalle donne è il gonfiore addominale. Oltre a provocare fastidio e disagio, costituisce un problema estetico ingombrante. Vediamo insieme quali sono le cause e i rimedi più veloci ed efficaci per avere un addome piatto e snello.

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Latte o latte biologico..qual’è la differenza?

Il latte per le sue caratteristiche nutrizionali non è un alimento  che si presta per essere consumato e assimilato dall’organismo umano.

La storia evolutiva dell’uomo insegna che l’assunzione del latte è avvenuta in seguito alla sua nascita e per necessità di sopravvivenza ai periodi di carestia.

In seguito l’uomo scoprì nell’allevamento una grande fonte di reddito che continua  ancora oggi a livello mondiale.

Ora se vogliamo capire la differenza  fra il latte bio e il latte  “normale”, dobbiamo anche comprendere che la soluzione migliore si rivela quella di …NON BERLO AFFATTO!

Il latte ha caratteristiche nutritive decisamente sproporzionate e in eccesso di alcune sostanze che ben si prestano per la crescita veloce del vitello che in poche settimane deve trasformarsi in un bovino adulto del peso che si aggira intorno ai 700 chilogrammi.

Un neonato di contro, ha tempistiche più lunghe e un peso decisamente inferiore da raggiungere.

Vi sembrano osservazioni banali?

Leggete qui:

La “pompa calcio -fosforo” contenuta nel latte vaccino o animale in genere e di cui si regola l’organismo umano è squilibrata, ne risulta quindi un alimento acido non assimilabille dall’organismo umano. La conseguenza è che l’organismo per “reazione” di difesa, dovrà compensare con sostanze basiche tale acidità, prelevandole dallo scheletro.

Per cui avremo come risultato questa semplice operazione matematica: PIU’ CALCIO assuminamo con il latte, MENO CALCIO  l’organismo sarà in grado di trattenere.

Se così non fosse, chiedetevi questo:

Come mai nei paesi industrializzati dove vi è un consumo di grande quantità di latte, e dove esso è inserito pressochè dappertutto non si è ancora risolto il problema dell’osteoporsi?

Intolleranza:

Il latte produce una delle poche intolleranze da considerare “reali”.

Alla nascita infatti  l’organismo è munito della lattasi, enzima preposto alla digestione del lattosio (lo zucchero del latte).

Crecendo esso viene meno fino a scomparire del tutto mentre in taluni soggetti e popolazioni ne rimane qualche debole traccia (ecco spiegato perchè alcune persone lo tollerano meglio di altre).

Ciò significa che la PERFETTA LEGGE della NATURA ha stabilito che il latte (materno e comunque non animale…ad ogni razza i proprio latte) deve servire per il primario svezzamento del nascitturo che poi deve nutrirsi, per mantenersi in salute con altri alimenti (specie quelli solidi).

Ostinarsi a nutrirci di latte è contro natura quindi e produce numerose allergie e intolleranze (sempre più crescenti).

Frequenti sono le dermatite nei bambini e anche negli adulti.

All’ordine del giorno sono le pance gonfie e i disturbi intestinali, digestivi e mestruali nella donna.

In crescita sono i tumori alla prostata e al seno di cui il latte ne ha una forte responsabilità.

L’elenco dei disturbi che possono nascere o peggiorare con il consumo del latte è molto vasto.

Potete avere maggiori notizie leggendo il cibo che mi passa per la mente, in uscita per Pasqua su AMAZON.

Latte biologico?

Per essere tale il latte dovrebbe provenire da erba da pascolo biologica, il chè fà un pò sorridere!

L’operazione sarebbe un pò troppo costosa per essere poi calpestata dagli zoccoli della mucca.

l’erba non dovrebbe essere raccolta e posta nelle mangiatoie ma le mucche dovrebbero essere libere di vagare liberamente secondo i ritmi della natura nei verdi prati.

Ciò non può avvenire e di fatto non avviene.

Siamo di fronte a mucche da allevamento e sottoposte a mungiture intensive e forzate.

Questo scatena la produzione di adrenalina nell’animale che rimane nelle carni macellate e nel latte che beviamo.

Cosa mangerà dunque una mucca che produce latte biologico?

Le mucche normalmente vengono nutrite anche con mangimi chimici e rinforzati con ormoni e medicinali…

Inoltre “l’erba biologica”, dovrebbe essere lavata  da eventuali residui chimici causati dalle piogge e dall’inquinamento…e alquanto improbabile!

I terreni dovrebbero essere selezionati e trattati sequendo l’iter che il biologico propone ma che non corrisponde alle tempistiche dell’industria.

Infine, i vitellini dovrebbero provenire da allevamenti “selezionati”, ovvero da mucche BIOLOGICHE che invece sono state nutrite con mangimi chimici e trattate in modo cruento e anti natura.

Teniamo inoltre presente il trauma della separazione del vitellino dalla mamma e il fatto che esso verrà nutrito artificialmente con latte arricchito di sostanze chimiche.

Lasciamo dunque bere  il latte ai vitelli!

Buona bevuta a tutti!

 

 

 

Allergie in agguato

La primavera porta con sè, oltre al sole e la voglia di uscire, anche le allergie ai pollini.
Chi ne soffre, sà molto bene quanto siano fastidiose e limitino in qualche modo anche la vita sociale.
Pochi però, sono coloro che pur avendo allergie ai pollini, conoscono anche la relazione fra alcuni alimenti e questo tipo di allergie.
Esistono infatti le “allergie crociate”.
Sono dei meccanismi a doppio taglio perchè, non sapendolo, mangiare alcuni cibi, piuttoto che altri, significa faorire l’isorgenza o il peggioramento delle allergie, anche se derivate dai pollini.
Ad esempio, se siete allergici alle graminacee, fate attenzione a non imporre nella vostra alimentazione anche alimenti come le pesche, le mandorle, ma anche pomodori, kiwi, prugne e meloni,orzo, frumento, segale e mais!
Questi mesi, sono tristemente noti, a chi soffre di raffreddore da “graminacea”,l’alimentazione quindi riveste un ruolo importante per attenuare i sintomi.
E’ dunque anche necessario, rinforzare l’organismo, affinchè possa affrontare con l’allergia con vigore e reagire positivamente a rimedi di tipo naturale per tenere sotto controllo la situazione.
Innanzi tutto è bene rimanere in casa nei giorni più a rischio e uscire invece dopo la pioggia, ceh abbatte i pollini nell’aria.
Anche asciugare i panni e la biancheria in casa e non fuori può essere un modo banale quanto efficacie per non far entrare in contatto il polline con voi.
Assumere invece fermenti e tenere pulito l’intestino è un modo per tenere sotto controllo la situazione.
Infine, l’agopuntura può essere d’aiuto nei casi non sia cronicizzata o sia ad uno stadio leggero.
C.Zedda naturopata