Oli di bellezza

L’olio di Iperico, di lavanda e quello di rosa mosqueta sono l’argomento di oggi.

Questi tre oli sono significativi per il trattamento delle pelli a tendenza acneica.

Vediamo nel dettaglio:

L’olio di rosa mosqueta è molto pregiato e il suo costo è piuttosto elevato perché i petali della rosa hanno una resa minora rispetto ad altri fiori per la realizzazione dell’olio essenziale. Il costo ai aggira intorno ai venticinque euro a boccetta. verificate sempre l‘INCI che  ci indica sulla confezione se  l’olio che avete acquistato è puro o diluito.Inoltre è un olio delicato e dopo l’apertura non dura a lungo (idem per la crema se è naturale che andrebbe in estate conservata in frigorifero). La rosa mosqueta si adatta a tutti i tipi di pelle; da quelle più giovani alle pelli più esigenti. Per le giovani donne afflitte dall’acne o dalla pelle impura e mista è un alleato prezioso. Sono sufficienti poche gocce su un batuffolo di cotone per aiutare la pelle a rigenerarsi. Mentre la sua applicazione quotidiana affiancato a un buon massaggio aiuta nel miglioramento delle cicatrice superficiali, sia acneiche che di altre origine. E’ altresì efficace nel trattamento delle macchie cutanee e la sua applicazione trova giovamento sulla pelle stressata dal sole.

L’olio di Iperico invece trova per lo più un buon impiego sulle pelli “ustionate” e da decongestionare. Le sue proprietà emollienti e cicatrizzanti sono utili nel trattamento delle zone della pelle più disidratate ma è anche un valido antirughe. Questo è un tipico olio casalingo. Si può fare tranquillamente in casa raccogliendo in estate a giugno l’Iperico. I suoi fiori gialli sono il simbolo dell’estate ma sono anche facilmente confondibili con un altra erba simile che però fiorisce tutta l’estate. Ecco perché è importante conoscere i particolari botanici delle piante per non prendere delle cantonate a danno della nostra salute!

Una cosa importante da sapere è che l’iperico ha una spiccata attività farmacologica con facoltà di interagire sull’azione di alcuni farmaci (tranquillanti)e per questo motivo in passato è stato ritirato (e poi riammesso)dal mercato erboristico in attesa di nuovi standard da parte del ministero. L’olio di Iperico per le sue proprietà antidepressive può essere usato  nei stati d’ansia, di insonnia e nervosismo.

A livello cosmetico trova un buon impiego su un acne di tipo purulenta, per le scottature e il trattamento delle smagliature.

L’olio di lavanda è semplicemente fantastico. Sulla pelle aiuta a contenere l’acne mentre il suo profumo fresco e provenzale ha un buon effetto calmante. Possiamo usarlo per il suo effetto sedativo versando e massaggiando un paio di goccine di olio sui polsi o sulla federa del cuscino. Per chi soffre di dismenorrea farà la stessa cosa massaggiando però il pancino in prossimità dell’ombelico. In questo modo si decontrare l’utero favorendo la fuoriuscita del mestruo.

Un ottimo impiego dell’olio di lavanda sulla pelle acneica è facendo un impacco mescolando argilla e limone in succo con un po’ di miele. Si lasci agire per qualche minuto e togliere prima che secchi.

Cinzia Zedda

Come nasce il tumore

Come nasce un tumore

Che cos’è il cancro? A una domanda del genere gli studiosi fanno fatica a dare una risposta precisa e convincente. E replicano che la domanda è mal posta. Che non bisogna parlare di cancro, ma di cancri.

La cellula “impazzisce”

In effetti non si può parlare di un’unica malattia chiamata cancro, ma di diversi tipi di malattie, che hanno cause diverse e distinte, che colpiscono organi e tessuti differenti, che richiedono quindi esami diagnostici e soluzioni terapeutiche particolari. Esistono però alcune proprietà che accomunano tutti i tumori, e che consentono di tentare una risposta valida un pò per tutte le forme della malattia. Per usare una metafora, si può dire che ad un certo punto, una cellula dell’organismo “impazzisce” – perde alcune sue proprietà, ne acquisisce altre – e comincia a moltiplicarsi al di fuori di ogni regola.

Metastatizzazione

All’interno di ogni cellula esistono in realtà dei “geni controllori” destinati a impedire che una cellula “sbagliata” possa sopravvivere. Perché il processo tumorale si inneschi bisogna che anche questi “controllori” siano fuori uso. A causa di questo “guasto” nel meccanismo che ne controlla la replicazione, le cellule si dividono quando non dovrebbero e generano un numero enorme di altre cellule con lo stesso difetto di regolazione. Le cellule sane finiscono quindi per essere soppiantate dalle più esuberanti cellule neoplastiche.

Sia le cellule di un tumore benigno che quelle di un tumore maligno tendono a proliferare in maniera abnorme ma, e questa è la differenza fondamentale, solo le cellule di un tumore maligno – in seguito ad ulteriori modificazioni a carico dei geni – tendono a staccarsi, a invadere i tessuti vicini, a migrare dall’organo di appartenenza per andare a colonizzare altre zone dell’organismo. Il tumore benigno rimane dunque limitato all’organo in cui si è sviluppato, mentre il tumore maligno – nel corso di un processo che può avere una lunghezza estremamente variabile e che dura comunque anni – estende la malattia ad altri organi, fino a colpire e compromettere organi vitali quali il polmone, il fegato, il cervello. Questo processo prende il nome di metastatizzazione e le metastasi rappresentano la fase più avanzata della progressione tumorale, costituendo la causa reale dei decessi per cancro.

Le mutazioni genetiche

Sappiamo ormai con buona certezza che il cancro origina da un accumulo di mutazioni, cioè di alterazioni dei geni che regolano la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule, la loro adesione e la loro mobilità. Le mutazioni possono svilupparsi in tempi molto differenti, anche sotto l’influenza di stimoli esterni. Il tumore benigno può essere considerato la prima tappa di queste alterazioni. Tuttavia, molto di frequente, questa tappa viene saltata e si arriva alla malignità senza evidenti segni precursori.

Quali sono, però, le cause della mutazione genetica? Oggi gli scienziati sanno che solo in rari casi le cause necessarie e sufficienti per lo sviluppo del tumore sono già “scritte” all’origine nei geni, cioè sono ereditarie.

Altre cause

Nella stragrande maggioranza dei tumori, invece, le alterazioni dei geni che sono responsabili della malattia sono determinate da cause ambientali. Sono provocate dall’esposizione prolungata ad agenti cancerogeni, di origine chimica, fisica o virale. Tuttavia il fumo di sigaretta, l’amianto, alcune sostanze sviluppate dalla combustione del petrolio o del carbone, l’alcol, una dieta squilibrata, i raggi ultravioletti del sole, le sostanze chimiche a cui possono essere sottoposti i lavoratori in certi processi industriali o in agricoltura, possono sommarsi ad una “fragilità” genetica predeterminata e arrivare a provocare delle mutazioni che – alle stesse dosi e durate di esposizioni – non si riscontrano in altri individui.

La risposta della scienza

Per affrontare questo tipo di problematica si è sviluppata un’enorme quantità di lavoro di laboratorio per studiare il DNA e le componenti genetiche che condizionano l’aumentata suscettibilità allo sviluppo tumorale.
Ma c’è anche una scienza specifica – l’epidemiologia – il cui obiettivo è identificare le cause dei tumori e i fattori di rischio associati. È attraverso la loro identificazione che è possibile mettere in pratica quella prevenzione che rappresenta uno degli obiettivi più importanti per arrivare alla sconfitta del cancro. O, meglio, dei diversi tipi di cancro.

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I 5 esercizi per le cervicali che prevengono il dolore

L’elasticità del corpo e della mente per stare bene!

Pianetablunews provvisorio

Se si soffre di dolori cervicali la stagione invernale, soprattutto quando gli sbalzi di temperatura sono frequenti, può rivelarsi davvero problematica. La tensione muscolare con conseguente disagio, mal di testa, senso di vertigini e talvolta anche nausea è dovuta a una postura scorretta, colpi di freddo ed anche l’età ha la sua parte. Fare degli esercizi per le cervicali mirati a sciogliere le tensioni muscolari è il modo migliore per prevenire la comparsa del dolore e di questi fastidiosi sintomi. Infatti, sarebbe buona abitudine praticarli quotidianamente, preferibilmente al mattino, per avere movimenti del collo fluidi e consentire una migliore elasticità delle vertebre. Vediamo 5 esercizi facili da fare in casa che ci aiuteranno a prevenire il dolore e a diminuire i sintomi della cervicalgia.

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