Il mare nelle orecchie

L’acqua nelle orecchie in estate è un fenomeno molto diffuso.
Durante i bagni di mare può succedere che entri acqua nelle orecchie.
Prestate molta attenzione quando accade perché questo piccolo inconveniente potrebbe crearvi dei fastidi più seri come il rischio di sviluppare delle infezioni all’interno dell’orecchio!!

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Verifica che ci sia effettivamente acqua nelle tue orecchie. Questo può essere controllato facilmente dando dei colpetti sulla tua tempia con il polso. Proverai una sensazione poco piacevole se hai dell’acqua nelle orecchie

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Fai uscire il liquido dall’orecchio. Tieni un pezzo di carta o un panno leggermente premuto contro l’orecchio cercando di asciugare il tratto più esterno, poi piega la testa da una parte per far sì che l’acqua esca dal condotto uditivo. Per trovare l’angolo giusto, muovi la testa in avanti e all’indietro mentre la pieghi di lato. Potrebbe anche essere utile tirare il lobo dell’orecchio per aprire maggiormente il condotto. •Un metodo alternativo è quello di stare in equilibrio su un piede solo e piegare la testa così che l’orecchio in questione sia rivolto al pavimento. Ora saltella sul piede di appoggio finché l’acqua non esce.
•Un altro metodo è quello di distenderti sul fianco con l’orecchio rivolto verso il basso. La semplice gravità potrebbe far sì che l’acqua esca dall’orecchio in maniera naturale.
•Muovi la mandibola come se stessi masticando del cibo per creare pressione nel condotto uditivo. Piega la testa dalla parte dell’orecchio che non ha acqua all’interno, poi ruotala velocemente dall’altra parte

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Piega la testa rivolgendo l'orecchio interessato verso il basso per far uscire l'acqua dal condotto. Usa i procedimenti descritti sopra.

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Crea una soluzione casalinga di gocce per le orecchie mischiando aceto bianco e alcol isopropilico al 70% in proporzione 1:1. Oltre a favorire l’evaporazione, queste gocce serviranno anche a prevenire in parte le infezioni. Versa (o usa un contagocce per versare) 5 mL della soluzione nell’orecchio interessato, poi fa’ uscire il liquido usando i metodi descritti prima. L’acido (aceto) di questa soluzione serve a sciogliere il cerume che potrebbe trattenere l’acqua nel condotto uditivo, mentre l’alcol si asciuga velocemente e porta l’acqua via con sè. •Non usare questo metodo se hai una perforazione del timpano.

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Crea il vuoto nel tuo orecchio. Mettiti con l’orecchio interessato rivolto verso il basso e premi il palmo della mano su di esso per brevi intervalli, finché l’acqua non comincia ad uscire. Ricorda di tenere l’orecchio interessato rivolto verso il pavimento, tenendolo verso l’alto potresti spingere l’acqua più a fondo nel condotto. •Alternativamente, mettiti con l’orecchio rivolto verso il basso, inserisci il dito nel condotto e crea il vuoto spingendo ed estraendo velocemente il dito. L’acqua dovrebbe cominciare ad uscire dall’orecchio molto velocemente. È da notare che questa non è la soluzione preferibile, poiché gli eventuali graffi nel condotto uditivo possono scatenare infezioni.

Consigli

•In molte farmacie puoi trovare un prodotto costituito al 95% da alcol che è fatto apposta per far uscire l'acqua dalle orecchie. Si utilizza allo stesso modo, ma è più efficace dell'acqua (inoltre costa più dell'alcol ma ha lo stesso effetto).

Avvertenze

•Se nessuno di questi metodi ha effetto, consulta un medico.
•Non inserire corpi estranei nel tuo condotto uditivo. I cotton fioc e altri oggetti servono solo a spingere il materiale più a fondo nel condotto e possono danneggiare la pelle, causando infezioni.
•Fa' attenzione a non perdere l'equilibrio quando saltelli su un piede. Aggrappati ad una sedia o una ringhiera per stabilizzarti.
•Questi metodi causeranno probabilmente la fuoriuscita di acqua e cerume dalle tue orecchie. Fa' attenzione a non lasciare che finiscano su superfici e tessuti che potrebbero macchiarsi!
•L'alcol isopropilico può dare una momentanea sensazione di bruciore quando viene a contatto con la tua pelle.
•L'alcol isopropilico è solo per uso locale e non va assolutamente ingerito. Se questo dovesse avvenire, chiama immediatamente il 118.

Tratto da wikihow

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La mia torta di carote e mandorle senza…

Senza farina, senza burro o margarina, senza lievito, senza latte né uova!

Per una torta di medie dimensioni occorrono circa quattrocento grammi di carote biologiche e ben lavate comunque.
Trecento grammi di mandorle,
un filo di olio evo
La polpa di una mela con il succo di un limone e un cucchiaino abbondante di zenzero,
due cucchiai di stevia, spremuta di arance o di ananas fresco.

Preparazione:
grattugiate le carote con la buccia.
Tritate le mandorle nel mixer.
Fatto questo unite tutti gli altri ingredienti nel mixer e passate tutto per pochi secondi.
Se volete più consistenza buttate nel composto un panetto di tofu al naturale.
Oppure se non avete problemi con la farina due o tre fette biscottate ma generalmente il risultato è comunque buono con la ricetta base. E’ infatti molto soffice e morbida. E’ possibile gustarla anche al cucchiaio e farcita con un po’ di marmellata di arance e zenzero!

Infornare per circa 45 minuti a 180 e poi a 150 gradi in forno già caldo…

cuore di animale

Lo pubblichiamo perché non si tratta di essere animalisti o altro.
Lo pubblichiamo perché non è una questione di “attivismo” o di appartenenza a gruppi politici o apolitici che strumentalizzano qualunque cosa a proprio favore.
Lo pubblichiamo solo perché si tratta di semplice umanità e del legittimo diritto di vivere.

# 85 Fig Crumble Cake

Fantastica!!

lemilleeunatorta

Fig crumble cake

Settimana scorsa abbiamo ricevuto in dono questi fichi..diciamo che li abbiamo salvati da una fine non molto allegra (bidone della pattumiera)! Sono i primi fichi della stagione, anche detti fioroni dalle nostre parti, ma ahimè non sanno di niente. Ma non quel niente che uno dice “vabbeh li mangio lo stesso” sapevano di erba ed erano taaaanto asciutti!
A quel punto l’unica soluzione per usarli era cuocerli con dello zucchero e anziché fare una “banale” composta ho voluto fare questi trancetti!

L’idea è nata pensando a uno dei dolci che meglio risaltano la frutta, ovvero il crumble! Ma volevo farlo in una versione tortosa..una base che accogliesse i fichi profumati alla cannella ricoperta da una crosta croccante..allora ho mescolato le ricette di frolla-crumble-torta e ho ottenuto una crumble-cake!

Che dirvi di più oltre al fatto che erano deliziosi?

Fig crumble cake

FIG CRUMBLE CAKE

300 gr farina
150 gr zucchero di canna
65…

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Torta d’Avena con Albiccocche: nuove farine tra le mani

Bella ..sana e buona!!!

Una Favola in Tavola " Il Mondo di Ortolandia"

Il problema dell’intolleranza al glutine mi ha aperto gli occhi su un mondo a me sconosciuto. Mai avrei immaginato l’enorme quantità di alimenti con glutine, mai avrei pensato che anche una semplice fetta di prosciutto avrebbe potuto darmi fastidio. Visto che la curiosità non mi manca, tantomeno la voglia di sperimentare in cucina, in questo ultimo periodo ho divorato libri, sfogliato riviste, navigato in internet e parlato con tanta gente proprio su questo argomento. Così, il mio carrello della spesa e la mia dispensa si sono riempiti di prodotti nuovi, la mia attenzione sugli alimenti si è triplicata e la lettura delle etichette è ancora più precisa! Principalmente i prodotti “nuovi” sono farine, cereali e qualche pacco di pasta. Niente di già pronto, come non acquisto merendine “normali” non lo faccio neanche in questo caso. Per gli insaccati, il macellaio del paese accanto ha prodotti senza glutine, quindi piuttosto delle…

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Emicrania

L’emicrania è davvero un dramma per coloro che ne soffrono.
Le crisi possono essere rare e intense o ripresentarsi ciclicamente e addirittura giornalmente condizionando quindi fortemente le normali attività, anche quelle più semplici.
L’emicrania nasconde dei “lati oscuri” da non sottovalutare; può essere infatti la spia di una o più patologie o sintomo di ansia e stress ormai incontenibili.

La difficoltà nel trattare l’emicrania, deriva dalle numerose possibili cause e concause.
Diagnosticare e curare dunque l’emicrania non è cosa semplice .

Trattare con metodi naturale e soprattutto con successo l’emicrania è quasi un’utopia (non ci riesce nemmeno la medicina ufficiale!)ma possiamo però provare a ritardare gli attacchi per tempi e intensità.

Lo yoga e le tecniche ad esse correlate sono un buon sostegno specie se l’emicrania è di origine muscolo tensivo o/e da stress.

La respirazione yogica ha un’azione profonda e benefica su tutto l’organismo aiutando nel caso dell’emicrania a modularne l’intensità o addirittura a ritardarla e se presa in tempo anche a prevenire una possibile crisi qualora si presenti.

L’agopuntura è un altro buon modo per aiutarsi.
Anch’essa può diminuire l’intensità dell’attacco emicranico con apprezzabili risultati. L’unica pecca è che molte persone non rispondono bene al trattamento per un’eccessiva sensibilità cutanea (area d’azione degli aghetti).

Altri trattamenti naturali sono i fitoterapici a base di partenio in abbinata al magnesio.

La compilazione di un diario alimentare da esporre poi a un parere di un professionista può essere utile per individuare quei cibi che hanno un’azione scatenante e quindi peggiorativa sull’emicrania.